Tra le tante novità della manovra governativa 2024 c’è anche il bonus lavoratrici. Arretrati di maggio, tutto quello che si deve sapere.
Riforma IRPEF, taglio del cuneo fiscale prorogato per quest’anno, famiglia e natalità, confermata la carta Dedicata a te con uno stanziamento di 600 milioni di euro per acquistare generi di prima necessità e carburanti. Prorogato il fondo per il bonus sociale elettricità. Queste sono solo alcune novità della manovra governativa di fine 2023, il cui via libera definitivo c’è stato nell’anno corrente (il 2024) con la conversione in legge. Una manovra da circa 24 miliardi, che salgono a 28 con l’aggiunta dei primi decreti attuativi della delega fiscale. Viene finanziata con un extra deficit da 15,7 miliardi.
Tra le maggiori novità spiccano quelle relative a imprese, pensioni e lavoro: maggiori deduzioni dal 120% fino al 130%, per assunzioni a tempo indeterminato, risorse aggiuntive per i contratti di sviluppo, quasi due miliardi per il credito di imposta. La possibilità di andare in pensione anticipatamente.
Manovra al femminile: tra esonero sperimentale e totale
Tra i punti cardini della manovra 2024 governativo, la figura della donna. Una donna sempre più al centro della questione sociale. In tal senso vanno identificate le novità riguardanti l’esonero contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza, la detassazione confermata per i premi produttività al 5% e la proroga del contratto di apprendistato professionalizzante di primo livello fino al 31 dicembre 2026. Non solo.
La decontribuzione per le madri lavoratrici con figli, che prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di tremila euro l’anno. In pratica legge n. 213/2023 ha introdotto l’azzeramento delle quote dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
L’agevolazione sarà annuale per le donne-mamme lavoratrici con due figli a carico (che non superino i dieci anni di età), triennale invece per chi ha tre figli (o più) fino al diciottesimo anno di età del più giovane.
Il numero di figli e la loro età, dunque, le variabili di questa agevolazione: nel primo caso produrrà un esonero sperimentale e quindi solo per il 2024, nel secondo l’esonero della quota di contributi previdenziali a suo carico sarà totale. Nel pubblico la novità si materializzerà nelle buste paga di maggio e comprenderà gli arretrati da gennaio 2024; nel privato che già stata l’applicazione della nuova legge.